Sazio di vita (sazio di giorni)
In un’epoca di abbondanza, come quella odierna, la sazietà ha spesso una connotazione negativa, quasi un abuso, quasi associata all’ingordigia.
Cerchiamo di immaginare il termine in un’epoca di stenti, di fame, mangiare a sazietà voleva dire essere riusciti a mangiare quanto basta ed essere soddisfatti per essere riusciti a soddisfare un’esigenza primaria.
In questa ottica la morte di Abramo nella Genesi è quanto di più auspicabile un uomo si possa attendere Poi Abramo spirò e morì…vecchio e sazio di giorni.
Sazio di giorni ma anche sazio di vita nel senso di essere riusciti a vivere appieno la propria vita.
La vecchiaia non come periodo di rincoglionimento ma di sazietà, di raggiungimento di un apice.
Questo, ovviamente, non vuol dire che una persona che muoia giovane non possa essere vissuta appieno.