Il Corriere della Sera di mercoledì 7 settembre 2011 dedica un’intera pagina della sezione Cultura ad Alighiero Boetti. In basso un graffiante trafiletto dal titolo E l’Italia resta a guardare
Boetti sarà in tour al Reina Sofia (Madrid), Tate Modern (Londra), MoMa (New York).
Per quale ragione nessun museo del nostro Paese rientra nel Grand Tour boettiano?
La spiegazione data: mancanza di risorse, insensibilità al nuovo, mancanza di una politica della cultura contemporanea.
Condividendo pienamente il trafiletto e aggiungo due piccole osservazioni:
- Mi fa sorridere veder scrivere di nuovo o d’avanguardia riguardo ad un artista degli anni ’60 (gli anni dell’Arte Povera) anche se la realtà è proprio così
- Altri artisti sono come il prezzemolo ad es. Mimmo Paladino
Ho notato che in Italia per non far torto a nessuno invece di fare antologiche su Boetti verranno fatte mostre sull’Arte Povera come ad esempio al MAMbo Arte povera 1968